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Prototipo

"Quis fuit horrendos primus qui protulit enses?" (chi fu il primo ad inventare le orrende armi?) si domandava il poeta romano del I secolo B.C. Tibullo per condannare le guerre.
Le guerre, certamente costituiscono il più tragico evento umano.
Tuttavia, in tempo di guerra, la drammatica necessità, spinge gli uomini ad accelerare enormemente il progresso tecnologico.
Si pensi alla prima guerra mondiale: iniziata con le divise sgargianti come ai tempi di Napoleone (responsabili di decine di migliaia di morti ammazzati dalle mitragliatrici), si concludeva con i primi bombardamenti aerei delle città. 
La seconda guerra mondiale iniziò con le cariche della cavalleria polacca, armata di sciabole, contro i panzer tedeschi; e  si concluse con la bomba atomica su Hiroshima.
Non stupisce pertanto che, l'unica grande innovazione nelle fotocamere Leica a vite sia giunta proprio nel 1940, per soddisfare le esigenze della seconda guerra mondiale.
La Leica IIIc introduce novità rivoluzionarie rispetto a tutte le Leica che la precedettero
Le esigenze cui doveva rispondere erano:
maggiore robustezza
maggiore resistenza allo sporco ed agli agenti atmosferici
maggiore velocità di produzione
minore necessità di materie prime

Per venire incontro a queste esigenze, il cuore della Leica (l'otturatore) venne alloggiato in una sede monoblocco pressofusa, comprendente la placca superiore, l'alloggiamento per il telemetro (non più due pezzi separati e poi assemblati) e la frangia superiore per l'alloggiamento delle ottiche.
In questo modo diminuivano gli interstizi dove poteva infilarsi la polvere e l'acqua, diminuivano drasticamente i pezzi da montare (velocizzando il processo costruttivo) ed aumentava la robustezza complessiva della macchina. Soprattutto quando venivano montati teleobiettivi spinti, e pertanto lunghi, il cui peso era meglio sopportato da una monoscocca.
Anche l'otturatore venne ridisegnato, questo comportò la necessità di maggiore spazio, ragione per la quale, da un lato compare il caratteristico gradino (step), che darà il nome alla nuova fotocamera "stepper", e dall'altro vengono aumentate le dimensioni in lunghezza del corpo macchina: si passa da 133 mm (5,24 inc) a 136 mm (5,35 inc).
Tre millimetri possono sembrare pochi, ma comportarono per le nuove Leica la rinuncia ad un gran quantità di accessori divenuti incompatibili (soprattutto motori di avanzamento pellicola, ma anche custodie) i quali dovettero essere tutti riprogettati.
Se Leitz si decise ad aumentare la lunghezza delle Leica, vi doveva essere stato un impellente motivo irrinunciabile.
Le novità di cui sopra vennero introdotte sin dalla prima Leica IIIc, tuttavia, le esigenze belliche portarono a numerosi ulteriori perfezionamenti in corso d'opera, per cui contiamo (quantomeno) 14 diverse varianti di Leica IIIc in soli 5 anni. La guerra ha spinto la Leica IIIc stepper ad evolversi senza sosta. 
Le novità iniziali sopra indicate (monoscocca ed aumento della lunghezza) furono poi adottate in tutte le successive Leica a vite del dopoguerra: tutte tranne una: il gradino (the step).
Il gradino venne eliminato per la fonte di equivoci che comportava per gli utenti quando sganciavano la pellicola (maggiori dettagli qui). Proprio questo rende le prime Leica IIIc (war time) un unicum nel panorama di Wetzlar.

In questa sede introduciamo la illustrazione del prototipo della Leica IIIc risalente al 1933.
E' interessante notare quali elementi sono poi stati mantenuti nella prima versione prodotta e quali invece non hanno mai visto la luce effettiva (il gradino sotto il bottone di riavvolgimento).
Per apprezzare ancora meglio la evoluzione compareremo il prototipo con un modello di serie della Leica IIIb ed un modello di serie delle prime Leica IIIc stepper.


Leica IIIb


Leica IIIc prototipo
Il tempo di passaggio, dai tempi veloci a quelli lenti, era, sin dalla prima Leica III, il 20. Dalla Leica IIIc in poi sarà il 30.
E' interessante notare che questa modifica era stata prevista già dal prototipo.

Leica IIIc stepper di serie
La freccia contafotogrammi posizionata nella parte anteriore e la vite sul bottone dei tempi lenti erano retaggio della Leica IIIb, riportati sul prototipo, ma eliminati nella versione di serie.  I due gradini invece (quello della leva dello sblocco pellicola e quello del bottone di riavvolgimento), entrambi assenti nella Leica IIIb e presenti già nel prototipo, saranno riportati sulla Leica IIIc; tuttavia la forma del gradino sotto il bottone di riavvolgimento cambierà forma.



dettagli del prototipo








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